Misura 124: incontro informativo su quattro progetti dell’Università del Sannio

Nell’ambito delle misure P.S.R. 2007/2013 finanziate con i bandi promossi dal Gal Alto Tammaro,  i quattro progetti presentati dall’Università degli Studi del Sannio sulla misura 124 “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e settore forestale”, sono risultati tutti ammissibili al finanziamento, nella proposta di graduatoria provvisoria del Settore S.I.R.C.A. della Regione Campania (la pubblicazione è consultabile qui).

Allo scopo di illustrare i progetti proposti dall’Ateneo, nella serata del 15 ottobre presso la sede del GAL Alto Tammaro in Santa Croce del Sannio si è tenuto un incontro informativo con il Prof. Ettore Varricchio, docente e ricercatore presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università del Sannio.

All’incontro  hanno partecipato Pasquale Narciso, Presidente del Gal e Sindaco di Campolattaro, Antonio Verzino Sindaco di Reino e membro del CDA, il Sindaco di Sassinoro Pasquale Cusano con il suo consigliere Marco Iamiceli, il Presidente della Comunità Montana Alto Tammaro e Sindaco di Santa Croce del Sannio Antonio Di Maria, Giuseppe Bozzuto membro anch’egli del CDA e Vicesindaco di Castelpagano, Giorgio Nista Sindaco di Colle Sannita, Giuseppe Solla assessore del Comune di Morcone e membro del CDA con Antonella Mastrantuono,  il coordinatore Massimo Di Tocco, il responsabile tecnico Giuseppe Del Grosso, l’animatrice Angelarosa Longo e il personale amministrativo del GAL.

I progetti nascono tutti dall’idea di promuovere il territorio attraverso la riqualificazione di quattro tipicità (olio, allevamento del suino chiaro, miele e pasta) creando una filiera corta integrata, nella quale i prodotti confluiscono permettendo una proposta più varia che comprenda tutti gli aspetti della produzione, dalla prima lavorazione alla commercializzazione. Il prof. Varricchio ha ribadito più volte la necessità di divulgare e promuovere ogni progetto in modo da attrarre l’attenzione di tutti i produttori e gli organi commerciali dell’Alto Tammaro, nell’ottica di creare un precedente “esemplare” e indurre così l’intera catena produttiva e commerciale del territorio a dare una rotta sostenibile e volta all’eccellenza alle attività del luogo.
Nella progettazione infatti, una parte consistente del lavoro è volta alla divulgazione, attraverso convegni itineranti nei comuni del Gal, cartellonistica, percorsi di degustazione e abbinamento dei prodotti, passaggi su tv private e eventi in streaming.

Per ognuno dei progetti, l’obiettivo è quello di proporre un “brand” tipico attraverso uno studio genetico e organolettico approfondito, con idee di riciclo ed ecosostenibilità, come ad esempio il riutilizzo delle acque di vegetazione delle olive per il recupero di molecole antiossidanti da utilizzare come integratori naturali negli allevamenti animali, in sostituzione di quelli sintetici attualmente utilizzati, integrando così due delle filiere oggetto di lavoro (olio – allevamento). In breve, i quattro progetti si intersecano e si compensano e mirano alla creazione di una filiera completa, oltre che all’affermazione sul mercato di una idea di tipicità territoriale sostenibile, integrata e competitiva. Ne è prova il fatto che, oltre ai piccoli produttori locali, l’Università è riuscita ad inserire tra i partners anche grandi aziende del territorio come il pastificio Rummo per il progetto sulla produzione della pasta e l’industria olearia Mataluni per il progetto sull’elaiocoltura.

Concludendo, quattro progetti di tutto rispetto, innovativi e sensibili delle problematiche territoriali e ben concepiti, la cui forza è proprio il territorio stesso, elaborati in un range economico non alto, che si prefiggono di stimolare l’interesse delle aziende locali ad emulare e ad incanalarsi su questo binario positivo di ricerca, crescita ed ecosostenibilità, offrendo un volto nuovo alle produzioni locali ma soprattutto all’Alto Tammaro come nicchia ambientale, l’Università ha scelto infatti di proporre questi progetti aderendo ad un finanziamento relativamente basso (complessivamente circa 390.000 euro) proprio nell’intento di promuovere e far crescere i luoghi in cui nasce ed opera, il suo Sannio.

Pubblicato in News

Investimenti innovativi: agevolazioni per le regioni Convergenza

Al fine di rafforzare la competitività dei sistemi produttivi e lo sviluppo tecnologico nelle aree delle regioni dell’ Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), è stato varato, nell’ambito del Piano di Azione Coesione, un nuovo intervento per l’agevolazione di programmi di investimento innovativi.

I programmi devono essere finalizzati all’acquisizione di immobilizzazioni materiali e immateriali tecnologicamente avanzate, in grado di aumentare il livello di efficienza o di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica oggetto del programma, valutabile in termini di:

  • riduzione dei costi
  • aumento del livello qualitativo dei prodotti e/o dei processi
  • aumento della capacità produttiva
  • introduzione di nuovi prodotti e/o servizi
  • riduzione dell’impatto ambientale
  • miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro.

Il decreto ministeriale 29 luglio 2013 di adozione dell’intervento prevede una dotazione finanziaria di 150 milioni di euro, di cui il 60% è riservato alle piccole e medie imprese.

Le agevolazioni sono concesse nella forma della “sovvenzione rimborsabile”, un contributo finanziario diretto rimborsabile parzialmente senza interessi. La “sovvenzione” copre il 75% delle spese ammissibili ed è restituita dall’impresa beneficiaria per una quota variabile in relazione alla dimensione (70% per le piccole imprese, 80% per le medie e 90% per le grandi).

L’intervento è attuato con procedura valutativa “a sportello”. Con successivo decreto del Direttore generale per l’incentivazione alle attività imprenditoriali saranno indicati il termine di apertura e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione, nonché le condizioni, i punteggi e le soglie minime per la valutazione delle domande stesse.

Il decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 236 dell’8 ottobre 2013.
L’agevolazione consiste nell’erogazione di una “sovvenzione rimborsabile” che va a finanziare il 75% dell’intero dell’intero progetto ammesso (il restante 25% è a carico dell’azienda).

In merito alla quota a carico del Ministero (75% del progetto ammesso), si avranno 3 distinte ipotesi. In base alla dimensione dell’azienda richiedente si determinerà la quota di finanziamento che la ditta proponente dovrà restituire in 7 anni al tasso d’interessi dello “zero” per cento, rispetto alla quota in “conto impianti”.

Per scaricare il Bando del Decreto Ministeriale Clicca sul link in basso.
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php?option=com_content&view=article&viewType=1&idarea1=593&idarea2=0&idarea3=0&idarea4=0&andor=AND&sectionid=0&andorcat=AND&partebassaType=0&idareaCalendario1=0&MvediT=1&showMenu=1&showCat=1&showArchiveNewsBotton=0&idmenu=2263&id=2029245

 

Pubblicato in News

PROGETTO RU.DE. – RURAL DESIGN – dal 3 al 6 ottobre a Sassinoro e Santa Croce del Sannio

Dal 3 al 6 Ottobre 2013, nei Comuni di Sassinoro e Santa Croce del Sannio, l’Associazione Culturale Ru.De. (Rural Design), con il patrocinio e la collaborazione delle amministrazioni dei Comuni di Sassinoro e Santa Croce del Sannio (BN) e con la partecipazione delle Associazioni Culturali “Il genio delle due Sicilie”; “ArtePollino”, organizza una serie di eventi/incontri di presentazione del progetto Ru.De. (Rural Design).
Ru.De. è un progetto che ha come obiettivo primario quello di accompagnare il territorio nella transizione alla sostenibilità ambientale, intesa nella sua accezione sociale, culturale ed economica. Infatti, lo scopo del progetto è quello di definire nuove forme dell’abitare lo spazio, che dovranno tradursi in azioni basate sulla creazione di nuove economie fondate su un rinnovamento dei saperi e delle pratiche storicamente determinatesi. Un luogo dove sperimentare e divulgare pratiche per creare attraverso la cultura, e la rielaborazione della cultura materiale, nuove forme del “vivere sostenibile” sul territorio.
Le Amministrazioni Pubbliche Locali in questo processo sono chiamate a svolgere nuove e più ampie funzioni rispetto al passato: non più semplici fornitori di servizi ai cittadini ma soggetti attivi dello sviluppo economico locale, impegnati a soddisfare la domanda di altri soggetti, effettivi e potenziali, in grado di generare “ricchezza” locale.
Nel fare questo, e non poteva essere altrimenti, il progetto Ru.De. si comporta non come un progetto ben definito, ma piuttosto come una matrice, una traccia, un processo.
La sfida di Ru.De. è quella di ri-definire il concetto di Ruralità. Questa nuova ruralità non consiste solo nella rinascita del rurale in senso classico, ma nella determinazione e proposizione di nuove forme economiche e sociali, in altre parole di un rurale caratterizzato non più dalla settorializzazione, ma dalla dimensione e dalle specificità del territorio di riferimento.
Ru.De. si presenta pertanto come centro del “Design Rurale” e si propone come luogo d’incontro e sperimentazione di pratiche sostenibili: Valorizzazione paesaggio e cultura; Ricerca e Sviluppo sostenibile. Settore di indagine non classificabile come ricerca di base, ma potrebbe esserlo come ricerca applicata. Occorre sviluppare ricerche applicative multidisciplinari, soprattutto su linee orizzontali e interdisciplinari; Costruzione, territorio e prodotto. Oggi le difficoltà di operare sono legate al mutare insieme di tecnologie e rappresentazioni; Rigenerazione urbana. Riqualificazione delle aree di più recente costituzione: espansioni residenziali (prime e seconde case), ingressi ai centri abitati e percorsi lungo le principali vie di accesso e scorrimento, strade, aree commerciali, produttive e industriali; riqualificazione di edifici e spazi pubblici simbolici, che promuovano uno sviluppo locale integrato (ambientale, sociale, economico, culturale) e un’identificazione forte tra comunità locale e territorio; Agricoltura innovativa. Una strategia innovativa di sviluppo va definita anche per il settore agricolo. La visione di partenza dev’essere fondata sul ruolo multifunzionale dell’agricoltura, che interessa la salute e il benessere attraverso la qualità dei cibi e la fruizione del territorio, il turismo, il presidio e la manutenzione del territorio, del paesaggio e del patrimonio culturale, la salvaguardia della biodiversità. L’agricoltura, che in passato era chiamata a svolgere un’attività finalizzata alla sola produzione di beni alimentari attraverso l’impiego di tecniche altamente intensive (industrializzazione dell’agricoltura), deve oggi partecipare attivamente, nell’interesse di tutta la collettività, al mantenimento delle risorse naturali e alla gestione del paesaggio e del patrimonio culturale dei territori rurali, ovvero contribuire al miglioramento della qualità della vita.
La manifestazione si propone anche di mettere a confronto esperienze provenienti da diverse regioni del Sud, come Sicilia, Basilicata, Puglia e Campania, facendo anche un punto della situazione culturale esistente nei diversi territori e la possibilità di creare una rete culturale tra le varie associazioni. Agli eventi, oltre alla partecipazione di circa 40 tra design, urbanisti, architetti, esperti di politiche territoriali afferenti alle associazioni culturali coinvolte, prevede la partecipazione attiva e fattiva di amministratori locali, artigiani, agricoltori e cittadini che si “incontreranno” e produrranno, ciascuno a suo modo e secondo le proprie possibilità, narrazioni di/del territorio.

Pubblicato in News

GAL ALTO TAMMARO: 14 PROGETTI PRESENTATI PER BENEFICIARE DEGLI AIUTI DEL PSR

Molto positiva la risposta della comunità dell’Alto Tammaro ai Bandi del PSR Campania 2007/2013 da attivare mediante l’Asse IV del GAL Alto Tammaro, chiusi il 23 settembre 2013.

Le misure interessate sono state: 312, 313, 321.

Con questa azione il GAL movimenta sul territorio fondi destinati a finanziare progetti di sostegno alla creazione e allo sviluppo delle microimprese, incentivazione di attività turistiche, servizi essenziali alle persone che vivono nei territori rurali. Beneficiari sono soggetti pubblici e operatori economici.

Le domande di aiuto presentate sono state 14: 2 progetti sulla misura 312, 7 Progetti sulla misura 313, 5 progetti sulla misura 321.

Inizia ora la fase di valutazione (di competenza dello Stapa Cepica di Benevento) a cui seguirà l’approvazione da parte del GAL delle graduatorie dei progetti, che avranno ottenuto i punteggi richiesti dai rispettivi Bandi.

Pubblicato in News