Investimenti innovativi: agevolazioni per le regioni Convergenza

Al fine di rafforzare la competitività dei sistemi produttivi e lo sviluppo tecnologico nelle aree delle regioni dell’ Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), è stato varato, nell’ambito del Piano di Azione Coesione, un nuovo intervento per l’agevolazione di programmi di investimento innovativi.

I programmi devono essere finalizzati all’acquisizione di immobilizzazioni materiali e immateriali tecnologicamente avanzate, in grado di aumentare il livello di efficienza o di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica oggetto del programma, valutabile in termini di:

  • riduzione dei costi
  • aumento del livello qualitativo dei prodotti e/o dei processi
  • aumento della capacità produttiva
  • introduzione di nuovi prodotti e/o servizi
  • riduzione dell’impatto ambientale
  • miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro.

Il decreto ministeriale 29 luglio 2013 di adozione dell’intervento prevede una dotazione finanziaria di 150 milioni di euro, di cui il 60% è riservato alle piccole e medie imprese.

Le agevolazioni sono concesse nella forma della “sovvenzione rimborsabile”, un contributo finanziario diretto rimborsabile parzialmente senza interessi. La “sovvenzione” copre il 75% delle spese ammissibili ed è restituita dall’impresa beneficiaria per una quota variabile in relazione alla dimensione (70% per le piccole imprese, 80% per le medie e 90% per le grandi).

L’intervento è attuato con procedura valutativa “a sportello”. Con successivo decreto del Direttore generale per l’incentivazione alle attività imprenditoriali saranno indicati il termine di apertura e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione, nonché le condizioni, i punteggi e le soglie minime per la valutazione delle domande stesse.

Il decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 236 dell’8 ottobre 2013.
L’agevolazione consiste nell’erogazione di una “sovvenzione rimborsabile” che va a finanziare il 75% dell’intero dell’intero progetto ammesso (il restante 25% è a carico dell’azienda).

In merito alla quota a carico del Ministero (75% del progetto ammesso), si avranno 3 distinte ipotesi. In base alla dimensione dell’azienda richiedente si determinerà la quota di finanziamento che la ditta proponente dovrà restituire in 7 anni al tasso d’interessi dello “zero” per cento, rispetto alla quota in “conto impianti”.

Per scaricare il Bando del Decreto Ministeriale Clicca sul link in basso.
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php?option=com_content&view=article&viewType=1&idarea1=593&idarea2=0&idarea3=0&idarea4=0&andor=AND&sectionid=0&andorcat=AND&partebassaType=0&idareaCalendario1=0&MvediT=1&showMenu=1&showCat=1&showArchiveNewsBotton=0&idmenu=2263&id=2029245

 

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