Le antiche colture nella tradizione alimentare dell’Alto Tammaro

Il comune di Reino ha ospitato, venerdì 20 dicembre, una manifestazione organizzata dal GAL Alto Tammaro intitolata “Le antiche colture nella tradizione alimentare dell’Alto Tammaro”. La manifestazione aveva l’obiettivo di promuovere l’attività del GAL di valorizzazione delle risorse agroalimentari tipiche dell’Alto Tammaro. Valorizzazione che il GAL realizza attraverso ricerche specifiche in collaborazione con l’Università degli studi del Sannio e attraverso il finanziamento di progetti di ricerca privati con l’attivazione della misura 124 del PSR della Regione Campania. La mattinata si è articolata nella visita di alcune aziende del territorio, esemplari nel campo della ricerca e della sperimentazione. Diversi rappresentanti politici e funzionari della Regione, insieme ai titolari di alcune aziende locali hanno avuto la possibilità di confrontarsi e di incontrare altre aziende. Si è partiti da Reino e la prima azienda visitata è stata la “Masseria Pasqualone” di Colle Sannita, gestita dall’instancabile Maria Antonietta Moffa, la quale ha presentato la sua azienda totalmente improntata sulla produzione ed sulla trasformazione biologica ed ecosotenibile ed ha fatto gustare alcune delle sue creazioni, tutte realizzate con materie prime autoprodotte, spesso varietà di frutti e cereali perse da tempo e da lei reintegrate nella catena produttiva. Poi si è raggiunto Circello per visitare il frantoio oleario Rossetti di Nadia Rossetti, il quale dispone di un impianto moderno a Ciclo Continuo Pieralisi dove ogni passaggio del processo di lavorazione delle olive viene curato per trasferire all’olio caratteristiche organolettiche peculiari dell’ambiente incontaminato dell’Alto Tammaro. Il frantoio Rossetti partecipa ad uno dei 4 progetti presentati in risposta al bando della misura 124 attivata dal GAL, realizzati da 4 ATS in cui l’Università degli Studi del Sannio svolge il ruolo di capofila. A pranzo il gruppo è stato accolto dalll’Azienda Agrituristica Mastrofrancesco di Dino Martino a Morcone, il quale partecipa ad un altro dei 4 progetti (Pro.s.c.i.u.t.ti) in qualità di allevatore del suino chiaro. Qui è stato disposto un percorso di degustazione di prodotti di tutte e quattro le filiere interessate dai progetti presentati alla misura 124 (olio, pasta, miele, suino). Successivamente, sempre a Morcone, è stata visitata l’Azienda Agrituristica Di Fiore, che partecipa al progetto Bio.Pa.Sta in qualità di produttrice di grano. La titolare Carmina Di Fiore ci ha mostrato come la sua azienda sia impegnata in tante attività e tanti progetti, lei ama definire la sua azienda come “un’azienda che basta a se stessa”, infatti coltiva, trasforma e vende tanti prodotti, dalle conserve, al formaggio, dagli insaccati ai prodotti da forno. Inoltre svolge l’attività di accoglienza, di ristorazione e di fattoria didattica. Tutto questo sempre nel rispetto dell’ambiente e delle tradizioni. L’ultima azienda visitata è stata Pasta Orsillo di Reino di Angelo Orsillo, azienda produttrice di pasta fresca artigianale, la quale partecipa al progetto Bio.Pa.Sta come produttore finale. Qui tutti gli ospiti hanno seguito l’intero percorso di produzione, dalla farina alla pasta a base di ingrediendi selezionati: semola di grano duro, uova fresche ed acqua. Questi prodotti vengono lavorati nel rispetto delle antiche tradizioni della pasta fatta in casa ma con macchine moderne a garanzia di igenicità e sicurezza del prodotto finito. La giornata si è conclusa con il convegno presso la palestra comunale di Reino, presieduto dal direttore editoriale di Ntr24, dott. Massimiliano De Cesaris , il quale si è aperto con i saluti ed i ringraziamenti del Sindaco di Reino, Ing. Antonio Verzino, che ha portato anche i saluti dell’on. Daniela Nugnes, assessore all’agricoltura della Regione Campania, non intervenuta per sopraggiunti impegni istituzionali. Successivamente il presidente del GAL, Ing. Pasquale Narciso ha ringraziato il comune di Reino e tutti i partecipanti e portato i saluti del presidente della Provincia, dott. Aniello Cimitile, assente anch’esso per impegni istituzionali ma soddisfatto dell’esistenza sul territorio di strutture ed attività che cercano di collaborare e creare sinergie. Tra i saluti anche quelli del presidente della Comunità Montana Titerno ed Alto Tammaro, rag. Antonio Di Maria, che ha evidenziato l’importanza di sottolineare la tipicità dei nostri territori per permetterne lo sviluppo. Il coordinatore del GAL, Avv. Massimo Di Tocco, ha presentato l’attività di ricerca e promozione del GAL promossa in questa manifestazione e l’importanza di sostenere l’agroalimentare dei nostri territori, soprattutto attraverso un’azione bottom-up non imposta dall’alto. I relatori del convegno, Prof. Ettore Varricchio e Prof. Salvatore Falco, hanno presentato i 4 progetti finanziati dal GAL attraverso l’attivazione della misura 124 del PSR della Regione Campania: Pro.s.c.i.u.t.ti – La Produzione di Suino Chiaro in un Territorio Tipico; Bio.Pas.Ta. – Biodiversità e Produzione della Pasta nell’Alto Tammaro; Str.E.G.A.Ta – Strategie produttive per la valorizzazione dell’Elaiocoltura nel Gal Alto Tammaro; Val.Miel.A.Ta – Valorizzazione e tipizzazione della flora e dei mieli dell’Alto Tammaro. In particolare, il prof. Varricchio li ha descritti nelle loro caratteristiche generali, mentre il prof. Falco si è soffermato sul progetto Str.E.G.A.Ta del quale è il responsabile scientifico. Col suo intervento conclusivo, il Prof. Vittorio Colantuoni, biologo molecolare presso l’Università degli Studi del Sannio, ha rimarcato l’importanza della manifestazione e dell’iniziativa, soprattutto perché volta a sviluppare il territorio attraverso progetti venuti dal basso, progetti che creano sinergie e che permettono di puntare sulle qualità presenti, ragion per cui l’Università è ben lieta di parteciparvi fornendo tutte le proprie conoscenze e competenze.

Comunicato Stampa del 23/12/2013

Servizio Ntr24

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Le antiche colture nella tradizione alimentare dell’Alto Tammaro – Programma

La manifestazione ha l’obiettivo di promuovere e divulgare l’attività del GAL Alto Tammaro nella ricerca, attività che si specifica nell’intervento 2.1 a) della misura 411 (ricerca destinata a censire le diversità vegetali autoctone e gli allevamenti) e nei progetti presentati a norma dei bandi di cui alla misura 124 del PSR della Regione Campania 2007/2013 pubblicati dal GAL (“Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo, alimentare e forestale”).

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Programma

Mattina
Passeggiata sul territorio alla scoperta delle produzioni tipiche

ore 9:00
Incontro presso Comune di Reino (piazza Meomaritni)
visita presso le aziende che hanno aderito
ai progetti della misura 124 ed altre del territorio

ore 13:00
Pausa pranzo

Pomeriggio
incontro / dibattito

ore 17:30
Palestra comunale di Reino

Saluti:
Antonio Verzino, Sindaco di Reino
Pasquale Narciso, Presidente del GAL
Antonio Di Maria, Presidente Comunità Montana Alto Tammaro
Aniello Cimitile, Presidente Provincia di Benevento

Introduzione:
Massimo Di Tocco, Coordinatore del GAL

Presentazione:
Ettore Varricchio, Responsabile tecnico scientifico dei progetti
Bio.Pas.Ta e Val.Miel.A.Ta

Interventi:
Pasquale Vito, Responsabile tecnico scientifico del progetto Pro.s.c.i.u.t.ti
Salvatore Falco, Responsabile tecnico scientifico del progetto Str.E.G.A.Ta

Dibattito

Conclusioni:
Filippo De Rossi, Rettore dell’Università degli Studi del Sannio
Daniela Nugnes, Assessore all’Agricoltura Regione Campania

Presiede
Massimiliano De Cesaris, Direttore editoriale NTR24

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Continuano i finanziamenti del Gal Alto Tammaro: 150.000€ a Comuni e privati per il recupero di siepi, filari e muretti a secco.

Comunicato stampa 09/12/2013 –  Tra le diverse Misure PSR attivate dal GAL Alto Tammaro, recentemente è stata approvata e pubblicata la graduatoria definitiva relativa alla misura 216, che si propone come sostegno a investimenti non produttivi quali l’impianto o il ripristino di siepi, filari e boschetti e l’ampliamento o il recupero di muretti a secco, oltre alla creazione di corridoi ecologici. Questo tipo di interventi svolge un ruolo fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità del paesaggio rurale, sostenendo le azioni e gli impegni delle misure agroambientali pur non dando luogo ad un aumento significativo della produttività agricola. La misura, tra l’altro, intende agire su investimenti aziendali che valorizzino le zone Natura 2000, per consentire la salvaguardia della biodiversità e la difesa da eventuali dissesti idrogeologici.

Mitigando gli impatti agricoli sull’ambiente, è possibile ridurre il conflitto tra l’attività delle aziende e l’esigenza di tutelare gli habitat e le specie locali, conservando così lo spazio naturale a favore degli elementi qualificanti del paesaggio rurale, anche nell’ottica di creare nuovi corridoi ecologici.

In particolare siepi, filari e boschetti aiutano la conservazione di alcune specie avicole selvatiche, tra l’altro molto utili per contenere la popolazione degli insetti dannosi per le colture, preservando un habitat a loro favorevole e incoraggiandone  così l’incremento.

Per quanto riguarda i terrazzamenti e i ciglionamenti, essi rappresentano un vero sistema di gestione ed organizzazione del territorio, attraverso la creazione di muri di contenimento, la captazione e la canalizzazione delle acque, la creazione di terreno fertile di coltivazione. Questi interventi permettono di migliorare la qualità del sistema agrario ma soprattutto svolgono un’importante funzione ecologica, sempre tesa a favorire l’implementazione della biodiversità.

Nel bando promosso dal Gal Alto Tammaro, l’importo massimo ammissibile per ciascuna iniziativa era fissato in € 56.910,57. Le domande risultate ammissibili sono quelle del Comune di Sassinoro con un finanziamento di circa 40.000 €, del Comune di Castelpagano con 31.000 € e di quattro soggetti privati, Petrone A., Martuccio M., Zeli A. e Finella A., per un importo complessivo di 152.000 €.

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