“T.R.E. Terre Rurali d’Europa”

(Progetto di cooperazione transnazionale)

Il tema centrale di questo progetto rientra nel miglioramento della qualità della vita. Restituire all’uomo il ruolo di protagonista unico del territorio nel quale vive, per tutelarlo e valorizzarlo. Evitare lo spopolamento delle aree rurali e formare le nuove generazioni. Utilizzare le forme “high tech” al servizio delle “low tech”, creando nuove opportunità di occupazione anche nelle aree rurali. Oltre a garantire la tutela dell’ambiente e la salvaguardia del territorio per creare condizioni di vita salutistica ed in sintonia con il benessere della natura.

I partners del progetto, oltre al GAL Alto Tammaro, sono il GAL A. SVI. R. MOLI. GAL  scrl Campobasso (capofila), il GAL ADEZOS  Vitigudino (Salamanca) – Spagna, il GAL LEADER LAPPLAND  Sorsele (Svezia), il GAL PAYS DIGNOIS  Digne les Bains (FRANCIA), il GAL RAIA HISTORICA  Trancoso – Portogallo, l’ ACCID – ASSOCIATION DE COMMUNICATION ET INFORMATION POUR LE DEVELOPPEMENT DURABLE  La Bastidonne- Regione Provence Alpes Côte d’Azur (PACA), Francia.

Il territorio del GAL Alto Tammaro è costituito da aree rurali di origini antichissime, caratterizzate da ritardi nello sviluppo, per questo in linea con gli obiettivi del PSL e dell’approccio LEADER, la partecipazione a questo progetto di cooperazione vuole:

– riportare la centralità dell’uomo sul territorio. L’uomo deve riappropriarsi del ruolo primario di  presidio a tutela e salvaguardia dell’habitat naturale nel quale vivere. Essere protagonista del fare e del pianificare finalizzato a raggiungere obiettivi per migliorare la qualità della vita e programmare azioni concrete per  migliorare la qualità della vita e dare nuove opportunità  alle future generazioni;

-creare un nuovo modello di sviluppo per le aree rurali, utilizzando una forte innovazione e integrazione tra  i vari settori dell’economia, per definire e far emergere le eccellenze territoriali, che devono diventare attrattori di interessi: culturali, turistici, economici, ambientali, eno-gastronomici, sociali e sanitari, a supporto del tessuto delle PMI;

-conoscere ed analizzare il territorio per individuare le criticità e i punti di forza. Definire una strategia di sviluppo durevole (sostenibile), ispirata alle esperienze realizzate dalle buone prassi con i precedenti programmi LEADER e quanto indicato in AGENDA 21;

-riscoprire l’identità territoriale e difenderla, valorizzare le risorse locali facendo emergere le eccellenze del territorio per definire innovative politiche di commercializzazione;

-educare e formare, in particolare le nuove generazioni (e non solo) per avviare sul territorio una nuova cultura del lavoro (es. telematico)e creare nuove forme di occupazione. Stimolare il mercato del lavoro e proporre iniziative finalizzate per evitare lo spopolamento dai territori rurali.