“Esprimo grande soddisfazione per l’accordo raggiunto oggi con gli Assessori regionali all’Agricoltura e che dovrà essere sottoposto all’approvazione della Conferenza Stato-Regioni di domani sul riparto dei fondi destinati allo sviluppo rurale per la fase di programmazione 2014 – 2020”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, sull’accordo raggiunto oggi con le Regioni sull’applicazione della Politica agricola comune (PAC) per quanto riguarda il secondo pilastro.
Il valore complessivo dei fondi per lo sviluppo rurale è di 20,85 miliardi di euro in sette anni, di cui 18,6 destinati all’attuazione dei programmi regionali e 2,2 miliardi di euro destinati a misure nazionali, nel settore della gestione delle crisi, delle infrastrutture irrigue della biodiversità animale e al finanziamento della nuova rete rurale, come di seguito specificato:
-Reterurale nazionale € 100.003.534
-Gestionerischio € 1.640.000.000
-Biodiversitàanimale € 200.000.000
-Pianoirriguo € 300.000.000
Pertener conto della diversa capacità di spesa dimostrata dalle Regioni nelperiodo di programmazione 2007 – 2013, la proposta di riparto per il futuroperiodo prevede una diversificazione dei tassi di cofinanziamento comunitari,in modo da premiare le Regioni più performanti, come di seguito indicato:
– CofinanziamentoFeasr Regioni Competitività: 43,12%
– CofinanziamentoFeasr Regioni Transizione: 48,00%
– CofinanziamentoFeasr Regioni Convergenza: 60,50%
Rispettoal periodo 2007 – 2013, i tassi di cofinanziamento si modificano come segue:
Cofinanziamento Feasr
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2007 – 2013
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2014 – 2020
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Differenza
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Regioni Competitività
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44,9%
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43,12%
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-1,78%
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Regioni Transizione
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44,9%
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48,0%
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+3,10%
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Regioni Convergenza
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59,3%
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60,5%
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+1,2%
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Totale
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50,9%
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50,0%
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-0,90%
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“Sitratta di un risultato di grande rilievo – spiega il Ministro – perché permetteràalle Regioni di avviare al più presto la nuova programmazione e al Ministero diconcentrare l’attenzione su misure di grande importanza strategica, come lagestione delle crisi, particolarmente attese dal mondo produttivo, tenuto contoche la riforma della PAC ha di fatto ridimensionato fortemente tutti iprecedenti strumenti comunitari utilizzati per la regolazione dei mercati”.
“Sonocerta che le Regioni sapranno valorizzare al meglio – conclude De Girolamo – lepotenzialità offerte dalla nuova programmazione dello sviluppo rurale, la cuidotazione finanziaria complessiva, rispetto al periodo 2007 – 2013, cresce diquasi 3 miliardi di euro per l’intero periodo”.
Scarica il comunicato su: www.reterurale.it